venerdì 21 gennaio 2011

Invecchia la pelle

1 commento:

  1. Tirò fuori il pacchetto. La guardò. Non disse nulla.
    Avrebbero fumato a turno, in silenzio, la loro ultima sigaretta.
    Da mesi avevano smesso di segnare il tempo. All'inizio lo facevano lasciando delle tacche sopra una cintura di cuoio raccolta dall'asfalto ma quando fu tutta segnata si chiesero se avesse senso continuare. E la cintura tornò alla strada.
    Ultima sigaretta segnale del tempo.
    L'aveva preceduta l'ultima musica, l'ultimo soffio d'aria respirabile, di acqua potabile, di sole caldo, di persona amica e così via, fino a rendere tutto come era. Ora. Attorno a loro.
    Ultima sigaretta. Ultime energie.
    Si girarono a guardare un mondo metallico privato dei colori umani.
    Tutto era nuovo e freddo, creato per i Nuovi Sentimenti che loro non potevano provare.
    Tutto era giusto ma non potevano comprenderlo o apprezzarlo o condividerlo.

    Un rumore che non potevano sentire avanzava lentamente. Si muoveva su cingoli, fatto di tubi che sembravano occhi. Da una fessura metallica, in alto, spuntava un oggetto simile a una penna ricurva e dalla penna ricurva una piccola nuvola di vapore, vapore acqueo.
    Vide due piccole figure simmetriche unite alla sommità da un lieve contatto, sentì che la temperatura dei due oggetti era in rapido aumento, ne ebbe paura, fece fuoco.

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